Calcolare consumo elettrico: elementi da considerare ed esempi di calcolo

Al giorno d’oggi, essere consapevoli del bilancio tra le proprie spese e i propri risparmi è fondamentale. Questa consapevolezza, infatti, permette di conoscere anche eventuali sprechi e di sapersi destreggiare di fronte ai fornitori di energia elettrica.

Un metodo per acquisire coscienza in merito ai propri consumi, stimare i costi ed eventualmente risparmiare sulle bollette, è proprio quello di calcolare il consumo elettrico della propria abitazione. Non si tratta di una valutazione da prendere alla leggera, anzi, per calcolare in modo corretto i consumi è necessario tenere conto di molteplici fattori influenzanti. Ecco alcune linee guide ed esempi per calcolare il proprio consumo elettrico.

Consumo elettrodomestici

Cosa c’è da sapere?

Innanzitutto, bisogna tenere presente che il consumo di energia elettrica dell’abitazione varia in base a due variabili principali: il numero di persone che vivono in casa e la tipologia e la quantità di elettrodomestici utilizzati. Quest’ultimo fattore è molto influenzante perché i consumi di ciascun elettrodomestico variano notevolmente e perché spesso alcuni di essi sono in funzione per molte ore durante la giornata.

Oltre a questi elementi, è da evidenziare anche una terza variabile da non trascurare in fase di calcolo: la classe energetica di appartenenza degli elettrodomestici e dei vari apparecchi elettrici. Ricordate che il consumo è maggiore per le classi energetiche più basse (per esempio con dicitura C) e viceversa apparecchi di classe energetica elevata, consumano di meno (per esempio con dicitura A+++).

Come svolgere il calcolo?

Prima di procedere con il calcolo del consumo elettrico è necessario fare un’altra piccola premessa. Tenete presente che l’energia che vi viene fornita è misurata in termini di potenza, a sua volta espressa in Watt o kiloWatt. Per svolgere correttamente il calcolo ricordatevi che 1 kW corrisponde a 1000 Watt. A cosa servono queste informazioni? Molto semplicemente il consumo giornaliero degli elettrodomestici viene calcolato moltiplicando la potenza dell’apparecchio per le ore in cui questo è in funzione.

Non fatevi ingannare però, perché c’è un piccolo problema. Sul libretto degli apparecchi elettrici è riportato il livello massimo di potenza. Naturalmente questo valore si include nel calcolo solo quando si utilizzano effettivamente gli elettrodomestici al massimo della loro potenza. Tuttavia, nella realtà dei fatti spesso gli apparecchi vengono impiegati ad intensità lieve o intermedia. In questi casi si può quantificare la variazione di corrente utilizzata grazie a dispositivi specifici da collegare tra elettrodomestico e presa a muro.

Esempi e consigli

Ecco un primo esempio utile per chiarire come svolgere il calcolo del consumo elettrico. Consideriamo una lavatrice di classe A, con capacità di carico di 5 kg e potenza di 1.500 W. Immaginiamo che questa venga utilizzata per circa 3 ore al giorno. Ricordate che la capacità di carico non è importante, ma il calcolo si svolge in questo modo:

1.500 W x 3 h/gg = 4.500 Wh/gg = 4,5 KWh/gg.

Se, invece, si considera un’asciugatrice con potenza massima di circa 2 kW che viene utilizzata per un’ora e mezza ogni giorno, il calcolo sarà il seguente: 2 kW x 1,5 h/gg = 3 kWh/gg.

Facciamo un altro esempio. Supponiamo di utilizzare per circa quattro volte alla settimana una lavatrice di classe A, con potenza massima 2000 W quando si imposta il lavaggio a 60°C per la durata di 3 ore. Prima di tutto consideriamo che il lavaggio non richiederà 2000 W per tutte le 3 ore, ma nel prelavaggio sarà molto più basso e minimo durante la fase di centrifuga. Consideriamo quindi che in media consumi 1000 W per 3 ore, quindi 1 kW per 3 ore. Se ogni giorno facciamo questo lavaggio, possiamo stimare che la lavatrice ci porti consumi di 1 kW * 3 h/lavaggio = 3 kWh/lavaggio.

Supponiamo che il nostro fornitore di energia elettrica ci dia una tariffa di circa 20 centesimi a kWh. Ogni lavaggio ci costerà circa 3 [kWh] * 0,2 [€/kWh] = 0,60 €. Ogni lavaggio ci costerà quindi 60 centesimi. Immaginiamo ora di utilizzare la lavatrice in questo modo per 4 volte alla settimana. In un anno ci sono circa 52 settimane, quindi in un anno la lavatrice ci farà consumare 0,6 €/lavaggio * 4 lavaggi/settimana * 52 settimane/anno = 124,8 € circa.

Naturalmente, la frequenza dei lavaggi dipende da come organizzate il vostro bucato, ma soprattutto da quante persone vivono nell’abitazione. Infatti, è inevitabile che una famiglia di cinque o sei persone effettui molti più lavaggi rispetto ad un nucleo familiare composto da due persone. Ecco spiegato il motivo per cui all’inizio è stato specificato che una variabile fondamentale è proprio il numero di persone che utilizzano gli apparecchi elettrici. Dunque, tenendo in considerazione questi elementi non sarà difficile tenere sotto controllo i propri consumi, i propri sprechi ed i propri risparmi.

Questo calcolo lo possiamo fare per tutti gli elettrodomestici ovviamente. Per esempio, l’asciugatrice potrebbe avere dei consumi paragonabili a quelli della lavatrice.

Il frigorifero dovremo calcolare che consuma poco, ma in maniera continuativa per 24 h al giorno tutti i 365 giorni dell’anno. Ma anche sui consumi del frigorifero incideranno dei fattori esterni, come la temperatura esterna (quindi cambieranno i consumi tra estate e inverno), quanto lo carichiamo (perché più è carico più deve fare uno sforzo e quindi consumare energia elettrica per mantenere la temperatura), e anche quante volte lo apriamo (perché ad ogni apertura, soprattutto in estate, c’è un brusco aumento della temperatura, che va ristabilita consumando più energia elettrica).

Abbiamo poi il forno, che quando lo accendiamo consuma il massimo della corrente soprattutto per riscaldarsi, poi va a regime e consuma meno, per poi consumare di nuovo di più ogni volta che apriamo la portina e gli facciamo perdere calore, che dovrà ristabilire con maggiori consumi. Poi calcoleremo stufe, condizionatori, ventilatori e tutti gli altri dispositivi sempre allo stesso modo. Inutile dire poi che vanno calcolate anche le lampadine, i dispositivi elettronici (televisori, smartphone in ricarica, i pc).

Conclusioni

Classe energetiche elettrodomestici

Alla fine, dopo aver preso in esame tutti questi elementi e tenendo sempre a mente la tariffa del vostro fornitore per ogni kWh, avrete un calcolo abbastanza preciso di cosa aspettarvi in bolletta, e potrete anche ragionare su cosa tagliare per abbattere i consumi!

Ricordatevi che esistono tante tariffe, alcune delle quali chiamate biorarie, che prevedono costi maggiori per consumi durante il giorno e minori la notte e durante il weekend, molto convenienti per chi sta fuori tutto il giorno per lavoro e torna solo la sera.