Come calcolare IMU seconda casa e tutte le cose da sapere

L’imposta municipale unica (IMU) è un tributo a cui sono assoggettati tutti gli immobili, tranne le abitazioni principali (a meno che non si tratti di immobili di lusso) e alcune categorie di immobili che sono ben definite dalla normativa in vigore. In alcuni Comuni, tale imposta viene denominata IMIS (Imposta Immobiliare Semplice) ma, nome a parte, le caratteristiche e le modalità di pagamento sono le stesse che riguardano l’IMU.

L’IMU è entrata in vigore nel 2012 prendendo il posto dell’ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e la parte relativa agli immobili dell’Irpef. Inizialmente, per gli anni 2012 e 2013, era previsto il pagamento per tutti gli immobili (compresa l’abitazione principale), ma in seguito il pagamento per la cosiddetta “prima casa” è stato abolito con legge n. 147 del 2013. Per maggiore chiarezza, si ricorda che per abitazione principale (la cosiddetta prima casa) si intende quella in cui il soggetto ha la residenza anagrafica e dove abitualmente dimora.

Calcolo dell' IMU da pagare

IMU seconda casa: chi deve pagarla

Al versamento dell’IMU sono assoggettati i proprietari di immobili e di aree edificabili, ma anche i titolari di altri diritti reali di godimento quali usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie. Inoltre, questa imposta deve essere pagata anche dal concessionario nel caso di aree demaniali, mentre in caso di immobili da costruire o in corso di costruzione, che sono stati dati in locazione finanziaria, il locatario deve versare l’IMU con decorrenza dalla data di stipulazione per tutta la durata del contratto, tranne che per i casi specifici di non assoggettamento e di esclusione. In generale, non dover pagare l’IMU è uno dei pregi di scegliere l’affitto anziché l’acquisto, anche se in generale un padrone di casa calcola l’affitto della sua casa anche considerando queste spese periodiche e fisse che deve sostenere.

IMU seconda casa: come si effettua il calcolo

Verifica aliquota calcolo IMU

In genere, sui siti dei Comuni di residenza vengono fornite tutte le istruzioni per effettuare correttamente il calcolo dell’IMU che risulta essere molto semplice. Come è già stato accennato nei precedenti paragrafi, l’IMU deve essere versata per gli immobili di qualsiasi tipologia che risultano essere seconde case, tranne che per alcuni casi specifici le cui caratteristiche sono ben definite dalla normativa in vigore.

Per il 2021 l’imposta si calcola come per gli anni precedenti e, infatti, si parte dalla rendita dell’immobile, rilevabile dalla visura catastale.

A tale importo si deve aggiungere una rivalutazione del 5% e quindi si ottiene la rendita catastale rivalutata. Per esempio, se un immobile ha una rendita catastale di euro 1.000 applicando la rivalutazione del 5% la rendita sarà pari a euro 1.050.

Dopodiché si dovrà moltiplicare tale valore rivalutato per il coefficiente dell’immobile che è rilevabile nel sito del Comune.

Al valore ottenuto si dovrà applicare l’aliquota stabilita dal Comune stesso e quindi finalmente si avrà l’importo dell’IMU annua. Per proseguire con gli importi dell’esempio si avrà 1.050 x 160 (coefficiente per le abitazioni) = 168.000. A questo valore deve essere applicata l’aliquota di riferimento stabilita dal Comune di residenza. Supponendo un’aliquota dell’1% si avrà: 168.000 x 1% = 1.680 (importo IMU annua).

L’imposta ottenuta dal calcolo sarà pagata in due rate di pari importo: la prima (acconto) è scaduta il 16 giugno 2021, mentre la seconda (saldo) avrà come data di scadenza il 16 dicembre 2021. Da ricordare che è possibile effettuare un versamento unico a giugno, pagando l’intero importo dell’IMU, ma è preferibile rispettare le due scadenze di giugno per l’acconto e di dicembre per il saldo, in quanto possono esservi delle variazioni delle aliquote nel corso dell’anno.

Infatti, per quanto riguarda la seconda rata, si applicano le aliquote approvate dai Comuni, che sono state pubblicate entro il 28 ottobre scorso sul sito del Ministero dell’Economia e Finanze (MEF). Se per qualsiasi motivo tali aliquote non fossero state pubblicate, si applicano le aliquote IMU del 2020.

Si ricorda che se per qualsiasi motivo non si versa l’imposta dovuta entro i termini previsti, è possibile rimediare con un pagamento posticipato in cui si dovrà aggiungere all’importo dell’IMU anche quelli relativi alle sanzioni e agli interessi.

In questo caso, si consiglia di rivolgersi ad un professionista o ad un centro di assistenza fiscale per effettuare il calcolo delle maggiorazioni dovute.

Per effettuare il versamento dell’IMU si utilizza il modello F24 (normale o semplificato) che deve essere compilato e presentato in banca o alla posta personalmente oppure tramite il canale digitale (home banking).