Come svuotare una piscina? Strumenti e metodologie

Possedere una piscina è sicuramente il sogno di tutti. Tuttavia, contrariamente a quanto si possa pensare, il possesso di una piscina implica una serie di accortezze fondamentali, attuando così tutti gli interventi di manutenzione necessari per far si che le prestazioni della piscina siano sempre ottimali.

Quando passa la stagione estiva, la prima cosa da fare è sicuramente quella di provvedere allo svuotamento della piscina, eliminando così l’acqua al suo interno. La prima cosa da considerare, però, è che si tratta di un lavoro lungo: sebbene possa sembrare facile, infatti, è importante sottolineare che richiede comunque un po’ di tempo, motivo per il quale è bene cercare quanto più possibile di acquisire le conoscenze adeguate per evitare di fare eventuali danni.

Svuotare migliaia di litri d’acqua non è un’operazione semplice, motivo per il quale è importante sapere bene come muoversi e quali accortezze porre in essere per svolgere un lavoro quanto più preciso possibile. Ma come farlo esattamente?

Piscina

Come svuotare una piscina

La prima cosa da fare per svuotare una piscina nella maniera migliore possibile, è sicuramente quella di individuare un tombino o una zona di scarico: trattandosi di una vasca contenente migliaia di litri, il terreno potrebbe subire uno stress eccessivo. È bene quindi cercare di trovare un apposito tombino, o di convogliare nella maniera migliore possibile tutta l’acqua presente, così da poter svuotare l’acqua senza inconvenienti di sorta.

Inoltre, è fondamentale considerare che l’acqua della piscina è piena di cloro e di agenti chimici che hanno come scopo principale quello di disinfettare l’acqua, evitando così delle infezioni (o che comunque l’acqua stagni eccessivamente). È importante, quindi, fare in modo che l’acqua scaricata non entri in contatto con piante o alberi da frutto. In caso contrario le piante potrebbero morire o, nei casi meno gravi, rovinarsi a causa della presenza in acqua di agenti chimici di vario genere.

Le operazioni di drenaggio dell’acqua potrebbero richiedere molto tempo, motivo per il quale è bene farlo quando si ha la certezza di avere qualche ora a disposizione.

Il metodo più efficace: la pompa elettrica

Il primo metodo da utilizzare può essere quello che vede l’impiego di una pompa elettrica: una volta collegata la pompa, dotata di un apposito motore che risucchia via l’acqua, è necessario collegare l’altra estremità del tubo al tombino, facendo così in modo che l’acqua passi dalla piscina allo scarico.

In commercio, fortunatamente, esistono molteplici soluzioni di acquisto, ognuna delle quali in grado di soddisfare perfettamente tutte quelle che sono le esigenze economiche del cliente. Tuttavia, è bene tenere a mente che più piccola sarà la pompa, maggiore sarà il tempo necessario per procedere allo svuotamento della piscina, comportando come conseguenza diretta quella di un maggior spreco di tempo e di energia elettrica. Prima di procedere all’acquisto, dunque, è importante valutare anche dettagli del genere.

Usare una pompa da giardino: si può?

Acqua della piscina

Il secondo metodo consigliato è adatto per le piscine fuori terra, ed è quello che vede l’utilizzo di una pompa da giardino tradizionale. Sebbene si tratti di una soluzione economica, è comunque necessario considerare che le operazioni di drenaggio sono molto più lunghe. Tuttavia, se si acquista un tubo dal diametro più grande, le operazioni possono essere accelerate notevolmente, poiché la quantità di acqua trasferita sarà maggiore.

È bene tenere a mente che il tubo tradizionale non è in grado da solo di drenare tutta l’acqua, lasciando sempre qualche centimetro d’acqua. Nel caso in cui si debba bilanciare uno squilibrio chimico tale circostanza potrebbe non essere un problema, ma nel caso di svuotamento è importante che non resti nessuna goccia superflua.