Dove si buttano le fotografie secondo le regole della raccolta differenziata

Ricordi importanti, scatti casuali e foto totalmente sovraesposte o sottoesposte. A moltissimi sarà capitato di acquistare una macchina fotografica usa e getta o dilettarsi nella fotografia analogica (il buon vecchio rullino fotografico che non perdona il minimo errore), ritrovandosi con moltissime fotografie letteralmente da buttare.

Molte cantine e soffitte sono piene di album fotografici, ma a volte alcune fotografie proprio non si riescono a digerire ed il primo impulso è quello di gettarle via e sbarazzarsene, anche solamente per fare spazio. La domanda che viene spontanea però è dove sia meglio buttarle per rispettare le regole della raccolta differenziata. In questo articolo vedremo esattamente come comportarsi.

fotografie da buttare

Di che materiale è fatta una fotografia?

Per capire dove buttarla occorre innanzitutto sapere di che materiale sia fatta la carta fotografica, per poi decidere il metodo migliore per smaltirla. Si tratta di una tipologia di carta particolare, che integra uno strato polietilene estruso (chiamato supporto politenato). Possiede infatti uno strato ricoperto da un’emulsione, per la quale in passato venivano utilizzati composti dell’argento, che reagisce quando colpita da un fascio di luce.

Altra caratteristica è la grammatura più alta rispetto alla carta normalmente utilizzata, solitamente tra i 120 ed i 180 g/m². Lo strato superficiale è quindi composto da materie plastiche, le quali restituiscono quell’aspetto lucido e quasi plastificato che caratterizza le fotografie. La sua funzione è quella di restituire colori vividi e brillanti, proteggendo anche dallo scolorimento a seguito dell’esposizione solare, oltre a proteggere dall’umidità e dall’acqua creando uno strato completamente idrofobo.

Dove buttare le fotografie?

Vista la sua composizione, sappiamo quindi che la carta fotografica è un materiale composito formato da normale carta e polietilene. Purtroppo la struttura stessa del materiale, però, rende impossibile dividere le due parti e riciclarle indipendentemente l’una dall’altra.

Di conseguenza l’unica soluzione possibile è quella di gettarle nell’indifferenziato. Nemmeno i macchinari utilizzati per differenziare i rifiuti sono capaci di rimuovere il sottilissimo strato di materiale plastico, che di conseguenza andrebbe ad inquinare ancor di più. È lo stesso discorso che abbiamo fatto per la carta degli affettati, per gli scontrini, la carta forno e per la carta plastificata, mentre strati più semplici da separare come quelli del Tetra Pack, si riesce a recuperarli.

Si tratta comunque di rifiuti stabili, non soggetti al tipo di degradamento che potrebbe creare danni all’ambiente. La soluzione più indicata, però è comunque la combustione all’interno di inceneritori a recupero termico, la scelta migliore per trasformare un rifiuto in energia e, in un certo senso, dargli nuova vita.

Le istantanee

Fotografie

Comunemente dette Polaroid, questo genere di fotografia è tornato in auge con l’uscita della serie Instax di Fujifilm e del rientro nel mercato di Polaroid stessa, l’ideatrice della tecnica che vi sta alla base. Si tratta di un procedimento del tutto diverso, che restituisce immediatamente la foto eliminando il passaggio attraverso il rullino, lo sviluppo del negativo nella camera oscura e la stampa. Infatti, prima ancora del digitale, questa tecnica fu una vera e propria innovazione che consentiva di avere subito la fotografia già stampata e sviluppata in maniera definitiva. Spesso, però, le Polaroid tendevano a scolorirsi se sottoposte a fonti di calore piuttosto intense e risentono facilmente del passare degli anni. Non è raro trovare scatole di fotografie istantanee completamente rovinate.

Anche in questo caso lo smaltimento più corretto lascia spesso qualche dubbio a causa della natura del materiale che compone queste istantanee. Il supporto alla base è sempre in carta, la cui grammatura varia di marchio in marchio. La parte superiore, però, è rivestita da una pellicola fotosensibile che reagisce all’esposizione con la luce imprimendo l’immagine sulla superficie. La pellicola è anch’essa realizzata con materiali plastici e dovrebbe essere smaltita seguendo la filiera del riciclo della plastica. La presenza di una parte interna in carta, però, fa sì che queste istantanee abbiano lo stesso destino delle fotografie stampate, ossia essere gettate nell’indifferenziato.