Piano a induzione: stima dei consumi elettrici e dei relativi costi in bolletta

Il piano di cottura a induzione già da alcuni anni ha fatto il suo pieno ingresso nelle cucine italiane, molti però sono ancora i dubbi rispetto alla scelta tra questa tecnologia e quella classica con il piano cottura a gas.

Piano a induzione

Come funziona un piano a induzione

Il piano a induzione funziona in modo completamente diverso dal classico forno a gas, perché non vi è fiamma; quindi, non c’è una produzione diretta di calore, ma questo è appunto indotto.

Sotto a quelli che identifichiamo come fornelli (anche se non c’è la fiamma appunto), vi sono delle bobine in grado di produrre un campo magnetico che induce calore direttamente alle pentole, senza scaldare una superficie intermedia o l’aria.

Rispetto al forno a gas, la trasmissione del calore avviene in modo diretto e non con passaggio di calore tramite fiamma, questo fa sì che il calore dal campo magnetico alla pentola non venga disperso in aria.

Efficienza nella trasmissione del calore

La cucina a induzione è più efficiente, infatti trasmette il 90% del calore prodotto, mentre la cucina a gas ne trasmette effettivamente solo il 45-50%.

Questo significa che rispetto all’energia impiegata, nel primo caso questa viene sfruttata quasi tutta, mentre nella cucina a gas si consuma più del doppio di quanto si usi realmente per la cottura, la cucina a induzione è quindi più avanzata ed efficiente.

Consumi a confronto tra piano cottura a induzione e piano cottura a gas

Il dubbio principale nella scelta tra induzione e gas è però quello dei consumi, la corrente elettrica infatti è sempre considerata più svantaggiosa rispetto al gas domestico in termini di costi per la cucina, e va sicuramente valutato l’acquisto in base anche al proprio piano di consumi.

Non in tutte le case però, la cucina a induzione è più svantaggiosa. Una valutazione attenta è molto importante per capire se e quando una cucina a induzione può essere più vantaggiosa di una a gas.

Ipotizziamo una famiglia di due persone, che si può supporre consumi circa 70 Smc/anno (Standard Metri Cubi di gas all’anno) solo per cucinare. In questo caso, supponendo che il gas sia a 1 euro a Smc (il prezzo oscilla tra 0,85 e 1,2 € al Smc a seconda della tariffa scelta e della città d’Italia in cui vi trovate), possiamo calcolare una spesa di circa 70 euro l’anno per cucinare.

E il piano induzione? Il consumo è più complicato da calcolare, perché il piano a induzione ha consumi elettrici particolarmente diversi nella fase di accensione, rispetto a quella di utilizzo, ovviamente anche a seconda dell’intensità che scegliamo. In fase di accensione troviamo dei consumi elevati, che vanno dai 2 ai 3.5 kW, che scendono però a 600 quando la cottura è a regime (ovvero quando il fondo della pentola è ormai caldo). Inoltre, i tempi di cottura sono molto ridotti rispetto a quelli a cui si è abituati con i fornelli a gas (per esempio per far bollire uno stesso quantitativo d’acqua si passa dai 3-5 minuti col piano a induzione, agli 8 minimi con il fornello a gas, a parità di condizioni). Quindi quanto si spende in un anno in due persone? Facciamo i calcoli come abbiamo fatto per lavatrice, lavastoviglie, condizionatore e ventilatore e consideriamo la attuale tariffa standard dell’energia a 0,34 €/kWh. Consideriamo poi che in una famiglia di 2 persone si accendano i fornelli tutti i giorni, per 2 ore, di cui solo 30 minuti a una potenza di 2kW, i restanti a una media di 0,6 kW. Avremo un consumo giornaliero di circa 2 kWh, che per 365 giorni sono circa 730 kWh, per una spesa annuale di circa 250 euro. Se invece avete una tariffa elettrica più conveniente, per esempio a 0,2 €/kWh il costo annuale sarà di circa 140 euro.

In generale, a parità di utilizzo, la cucina a induzione è meno conveniente come costi, anche considerando che è meno economica all’acquisto.

Le case elettriche

È bene però chiarire che non in tutti i casi la cucina a induzione si rivela più costosa in termini di consumi. Sta infatti prendendo sempre più piede il concetto di casa elettrica.

La casa elettrica è un’abitazione che cerca di sganciarsi completamente dalla necessità di consumare gas e che quindi utilizza unicamente un sistema elettrico per tutte le funzioni necessarie a vivere in modo sicuro e confortevole.

In particolare, per il riscaldamento domestico, nella casa elettrica si utilizza una pompa di calore al posto del classico riscaldamento a metano. Se la cucina con piano di cottura a indizione si inserisce in questo contesto, non sarà necessario l’allacciamento al gas. Senza l’allaccio del gas non ci sono più costi fissi legati a questa fonte e il risparmio annuale si attesta sui 120 euro.

Oltre a ciò, va considerato che se si punta all’autoproduzione a impatto zero con impianto fotovoltaico, il piano cottura a induzione è davvero conveniente e sicuramente una risposta più ecologicamente sostenibile rispetto al classico impianto a gas.

Piano a induzione cucina bianca

Conclusioni

In conclusione, se si considera la cucina con piano di cottura a induzione in una casa di tipo classico, può risultare meno conveniente in termini di consumi rispetto alla cucina a gas. Se però si punta alla costruzione di una casa a impatto zero, con impianto fotovoltaico, o con l’idea di diventare indipendenti dall’impianto a gas, la cucina a induzione è più conveniente. Non solo, la cucina a induzione è anche più sicura in termini di rischio perché è ridotta la probabilità di incidenti domestici, ustioni, incendio ed esplosioni.