La lavastoviglie (chiamata da alcuni lavapiatti) è un elettrodomestico presente in quasi tutte le case moderne, persino in quelle di piccole dimensioni con cucine ridotte. Secondo recenti statistiche, oggi circa l’80% delle famiglie ha nella propria abitazione questo apparecchio, che permette di lavare a fondo e asciugare grandi quantità di stoviglie, posate, pentole e accessori in maniera completamente automatica.
Una vera e propria macchina delle meraviglie, che cambia completamente le abitudini quotidiane di chi l’acquista per la prima volta e che alcuni non apprezzano completamente, fino a che non si guasta e si accorgono della differenza. Pur essendo uno degli elettrodomestici più diffusi, non tutti ne conoscono la storia; una storia che potrebbe essere facilmente la trama di un film moderno. Uno di quei film a lieto fine, che raccontano le vicende di una protagonista femminile e il suo meritato successo.
La storia della lavastoviglie

L’invenzione della lavastoviglie si deve ad una donna dell’alta società americana di fine ottocento, Josephine Garis Cochrane (1839 – 1913). Siamo a Shelbyville, nell’Illinois, Josephine era la ricca moglie di un commerciante e politico locale (William Cochran, la ‘e’ finale del cognome è stata aggiunta in seguito dalla donna) ed organizzava frequenti feste, ricevimenti, tea party a cui venivano invitate le più importanti famiglie della contea.
Non era certo Josephine ad occuparsi della pulizia delle stoviglie, ma a quanto pare la servitù danneggiava spesso i preziosi servizi di porcellana finissima, che la padrona di casa amava presentare in tavola. Josephine non era solo una brava organizzatrice di feste. Infatti, oltre al buon gusto, era dotata di un’intelligenza viva e di uno spiccato spirito pratico, probabilmente ereditati dal padre ingegnere.
Si dice abbia pronunciato esattamente queste parole: “Se nessun altro ha inventato una lavastoviglie, lo farò io stessa!” e si dedicò allo studio di un macchinario in grado di sostituire il lavaggio manuale. Progettò una sorta di gabbia a forma di ruota e la divise in scomparti, in cui disporre alcune delle sue preziose stoviglie; la ruota sarebbe poi stata inserita in un contenitore di rame.
Un piccolo motore avrebbe fatto girare la ruota all’interno del contenitore e, dall’alto, grazie ad una pompa, sarebbe stata gettata acqua calda con sapone. Una volta pulite le stoviglie, la gabbia rotante poteva essere estratta dal contenitore di rame per far asciugare il prezioso contenuto e se ne sarebbe potuta inserire un’altra, con altri tipi di stoviglie.
Terminato il progetto, affidò a George Butters, amico e meccanico della Illinois Central Railroad, la realizzazione della macchina: e così la prima lavastoviglie vide la luce. George Butters divenne uno dei suoi primi dipendenti.
Un successo annunciato

L’invenzione di Josephine Cochrane ebbe un successo immediato: le amiche benestanti la vollero nelle loro case, i mariti imprenditori le acquistarono per le loro attività; in breve in tutto l’Illinois non c’era un albergo o ristorante che non utilizzasse una lavastoviglie.
Per i primi tempi i principali acquirenti dell’invenzione di Josephine furono proprio le attività su larga scala, in quanto le famiglie comuni non disponevano della cifra per acquistarla (circa 150 dollari del tempo) e, soprattutto, della quantità di acqua calda necessaria per farla funzionare a dovere.
Nel 1983 Josephine brevettò il progetto e presentò la macchina alla World’s Colombian Exposition di Chicago, dove conquistò il primo premio.
La morte prematura del marito William lasciò la donna in una situazione economica precaria (due figli e molti debiti), ma Josephine non si perse d’animo: nel 1897 aprì la prima fabbrica, la Garis-Cochran Manufacturing Company, che anni dopo divenne la Kitchen Aid e che successivamente fu acquisita dalla rinomata Whirlpool.
La lavastoviglie divenne un elettrodomestico presente nelle case americane solo negli anni cinquanta, in seguito ad alcune modifiche e reinterpretazioni. Nel 1924, William Howard Livens rese infatti la macchina di Josephine Cochrane simile alle lavastoviglie attuali, con il portello frontale e un sistema di irrorazione rotante e negli anni ’40 fu aggiunto il sistema di asciugatura. Grazie anche alla diffusione degli impianti idraulici, la lavastoviglie fu veramente pronta per entrare in tutte le case.
Nel 2006 Josephine Cochrane è stata inserita nella National Inventors Hall of Fame per aver inventato la lavastoviglie.