Quanti elettrodomestici si possono accendere con 4.5 kW?

Per sapere quanti elettrodomestici si possono accendere con 4,5 kW occorre conoscere la potenza di ogni singolo elettrodomestico che si ha in casa. La potenza massima e minima non è il solo elemento da prendere in considerazione, ma ci sono altri fattori da valutare, come le proprie abitudini di utilizzo, che fanno variare l’effettivo consumo energetico.

Qual è la potenza di un elettrodomestico?

La potenza elettrica esprime il lavoro necessario per far funzionare un apparecchio. La potenza elettrica assorbita da un elettrodomestico viene espressa in Watt (W) oppure in kilowatt (kW). Ogni kW corrisponde a 1000 W, quindi la potenza di 600 Watt di un microonde equivale a 0,6 kilowatt.

La potenza è indicata sull’etichetta di ogni apparecchio elettrico. Questo valore corrisponde alla potenza utile per mettere in funzione l’elettrodomestico. La potenza assorbita varia nel tempo ed è condizionata anche dalla modalità di funzionamento. Per quanto riguarda una lavatrice, la potenza dipenderà per esempio dal ciclo di lavaggio impostato e dalla temperatura, mentre per un ventilatore cambierà dalla velocità delle pale.

La potenza di ogni elettrodomestico è quindi solitamente compresa in un range, che dipende dalla modalità di utilizzo, come abbiamo visto parlando delle possibilità che si hanno perrisparmiare nell’uso del frigorifero. Ma anche uguali tipologie di elettrodomestici possono consumare in maniera diversa, a seconda della loro classe di efficienza energetica. Un elettrodomestico in classe B consumerà più di un elettrodomestico in classe A, a parità di utilizzo, funzionalità e programmi.

Tenendo conto di queste variabili, possiamo indicare dei valori di riferimento minimi e massimi da prendere in considerazione per gli elettrodomestici più comuni. Se riuscite potete invece verificare le etichette energetiche o i manuali d’uso dei vostri elettrodomestici, per una stima più accurata dei consumi.

  • Lavatrice: 1.850 – 2.700 W – (1,85 – 2,70 kW)
  • Lavastoviglie: 2.000 – 2.200 W – (2 – 2,2 kW)
  • Televisore: 100 – 600 W – (0,10 – 0,6 kW)
  • Frigorifero: 100 – 300 W (0,1 – 0,3 kW)
  • Condizionatore: 700 – 1.200 W (0,7 – 1,2 kW)
  • Caldobagno: 1000-2000 W (1-2 kW)
  • Forno microonde: 700 – 1.500 W (0,7 – 1,5 kW)
  • Forno elettrico: 1.800 – 2.200 W (1,80 – 2,2 kW)
  • Ferro da stiro: 1.000 – 2.200 W – (1 – 2,2 kW)
  • Aspirapolvere: 700 – 1.900 W (0,7 – 1,9 kW)
  • Stufette elettriche: 700-2200 (0,7 – 2,2 kW)
Piccoli elettrodomestici

Quanti elettrodomestici si possono accendere con 4,5 kW?

La scelta della potenza del contatore va considerata sulla base della potenza richiesta dai propri elettrodomestici e dall’uso che se ne fa.

Facendo riferimento alla potenza degli elettrodomestici più comuni indicata prima, con 4,5 kW può rivelarsi impossibile mettere in funzione contemporaneamente una vecchia lavatrice e una vecchia lavastoviglie impostate con i lavaggi alla massima temperatura e di classe di efficienza energetica bassa (magari B o addirittura C). In questo caso il contatore salterebbe perché non ha la capacità di mantenere in funzione entrambi gli elettrodomestici.

Se invece abbiamo degli elettrodomestici più moderni, facciamo lavaggi più ecologici a temperature più contenute, potremo accendere lavatrice, lavastoviglie e anche un aspirapolvere a basso consumo energetico in contemporanea! Allo stesso modo forno elettrico, ferro da stiro e frigo congelatore non danno nessun problema al contatore se accesi in contemporanea, perché la potenza necessaria per la messa in funzione sarebbe inferiore a 4,5 kW.ì, anche in caso di elettrodomestici non a basso impatto energetico.

Il numero degli elettrodomestici che si possono accendere con 4,5 kW dipende perciò dalla potenza di ciascun apparecchio e dal tipo di utilizzo che ne facciamo. Una lavatrice programmata per lavare a temperatura bassa (30 o 40 gradi per esempio) richiede molta meno potenza che se viene impostata a una temperatura di 60 o 90 gradi. Lo stesso vale per il condizionatore, necessita di più energia in modalità “aria fredda” piuttosto che impostato come deumidificatore.

Inoltre, ricordati che quando acquisti un elettrodomestico devi controllare la classe energetica che va da A+++, dove l’apparecchio con questa dicitura garantisce consumi minimi, fino alla lettera G, dove i consumi sono massimi. Acquistare un elettrodomestico con una classe energetica bassa significa usufruire di un apparecchio tecnologico dotato di molte funzioni che ti semplificano la vita, cercando di incidere il meno possibile sulla bolletta e sul carico del contatore.

Quando richiedere un contatore da 4,5 kW?

Elettrodomestici

Se di regola il contatore salta di frequente è perché il carico di energia richiesto supera la potenza massima consentita che di solito di base è sempre di 3 kW, con una tolleranza del 10%. Tutto è in relazione a quanti elettrodomestici abbiamo in casa e quanti ne mettiamo in funzione in contemporanea. Per esempio se avete un appartamento moderno con un piano di cottura a induzione e il riscaldamento alimentato da una pompa di calore, avrete sicuramente bisogno di un contatore superiore a 3 Kw.

Cosa fare se 4,5 kW non bastano?

Se la potenza contrattuale non è sufficiente puoi contattare il tuo fornitore di energia e richiedere un aumento. L’operazione può essere talvolta richiesta anche online, a seconda degli strumenti che il vostro gestore mette a disposizione.

Con la nuova riforma del 1 aprile 2017, sono stati introdotti dei costi una tantum. Occorre pagare al distributore un contributo fisso amministrativo di 25,51 €, una quota potenza per ogni kW aggiunto pari a 70,41 € e un contributo fisso per la gestione della pratica di 23 €. Questi costi influiranno sulla bolletta soltanto al momento della variazione di potenza.

Per non creare disparità tra il mercato tutelato e il mercato libero, l’Autorità ha stabilito dei prezzi fissi per entrambi con validità fino al 23 dicembre 2023. L‘aumento della potenza del contatore cambia il costo della bolletta, poiché aumenta la spesa per la gestione del contatore e la spesa per il trasporto, mentre il costo per il consumo resta invariato.