Il caldobagno è un’ottima soluzione per ambienti piccoli, data la velocità con cui riscalda l’ambiente di una stanza, azzerando talvolta la necessità di accendere il riscaldamento generale di casa.

Questo piccolo elettrodomestico diventa indispensabile, soprattutto nei mesi freddi, quando si utilizza il bagno al mattino presto e ci si prepara per uscire di casa. Il termoventilatore da bagno è comodo perché crea una sorgente di calore localizzata e può rivelarsi utile se abbiamo bisogno di tenere calda una sola stanza o una sola parte della casa.
Come prevedere il dispendio energetico di un caldobagno
Il costo energetico di un caldobagno resta comunque, a parità di calore fornito, più alto rispetto a quello di un qualsiasi riscaldatore a gas. Per cui è molto meglio considerare l’utilizzo di un caldobagno se si ha bisogno di una fonte di calore immediata e a breve termine. Il caldobagno è perciò l’ideale nei momenti in cui ci si fa la doccia, o ci si cambia per uscire.
Per stabilire il consumo di un termoventilatore debbono essere considerate alcune variabili, ad esempio la grandezza della stanza che si vuole riscaldare, la temperatura dell’ambiente esterno, il tipo di arredo della stanza e il costo locale dell’elettricità domestica.
I termoventilatori hanno in genere due valori di riferimento riguardo al voltaggio: uno è la capacità nominale di riscaldamento, l’altro è riferito al consumo di energia, ed è la potenza dissipata.

Diventa importante, quindi, informarsi riguardo a questi due valori, guardando l’etichetta che si trova sul retro o sul fondo dell’elettrodomestico. In questo modo sarà semplice calcolare l’eventuale consumo del caldobagno.
La spesa in bolletta potrà essere calcolata in base ai kilowatt consumati in un’ora. Tuttavia, questo è un calcolo indicativo. Come detto in precedenza, bisognerà tenere conto di molte variabili e presupporre che il caldobagno non sia accesso per molte ore al giorno.
Quale potenza è necessaria per scaldare il bagno?
Solitamente, i bagni non sono stanze particolarmente ampie. Per questo motivo, molto spesso un termoventilatore a bassa potenza è in grado di scaldare in maniera abbastanza soddisfacente la stanza.
Tuttavia, se volete calcolare con più precisione quale sia il Wattaggio ideale per il vostro caldobagno, i calcoli da fare saranno gli stessi utilizzati per qualsiasi stufa elettrica.
Il procedimento è piuttosto semplice: moltiplicate la cubatura del vostro bagno, espressa in metri cubi, per il coefficiente di coibentazione del vostro apppartamento.
Il valore del coefficiente di coibentazione varia generalmente da 0 a 4. Una casa ben coibentata, dotata di materiale isolante a parete, pavimento e soffitto e doppi vetri nelle finestre, solitamente ha un valore molto basso, compreso tra 0,3 e 0,6. Case meno isolate fanno salire questo coefficiente a valori compresi tra 1 e 2, ma difficilmente in una casa moderna si andrà oltre il valore 2. Valori superiori sono invece tipici di case poco isolate, container, prefabbricati in lamiera o case in legno di vecchia fattura.
Supponendo, ad esempio, un valore del coefficiente di coibentazione pari a 0,3, e un bagno di 12 mq e di altezza di 3 metri, i calcoli saranno molto semplici: 12 x 3 x 0.3 = 10,8. Moltiplicando per 100, otterremo, in Watt, il valore ideale del nostro caldobagno: 1080W. Una stanza meno isolata, con un coefficiente di coibentazione doppio (es. 0,6), a parita di metri cubi, richiederà una stufa potente circa 2000W, per raggiungere un’efficacia accettabile.
Quali sono i caldobagni più economici?
Un caldobagno avrà solitamente un costo abbastanza contenuto. Già sotto i 40 euro troverete una vasta gamma di modelli che potrebbero soddisfare le vostre esigenze. I veri costi, tuttavia, saranno in bolletta.
Qualche rapido calcolo…
Supponiamo di utilizzare un caldobagno da 2000W, alla sua massima potenza. Per poter calcolare il suo impatto medio in bolletta, dovremmo considerare il costo medio al kWh del nostro gestore. Prendete in mano le vostre vecchie bollette e cercate di scoprire questo numero magico. Tenete in considerazione anche la possibilità che il costo salga o scenda a fronte di soglie di kWh, o il fatto di avere un contratto che prevede diversi costi in funzione della fascia oraria. Se accendete il caldobagno soltanto prima delle 7 del mattino, ad esempio, con una comune tariffa bioraria risparmiereste notevolmente.
Un costo medio plausibile potrebbe aggirarsi attorno ai 0,28€/kWh. Ciò significa che, tenendo acceso il nostro caldobagno per un’ora alla massima potenza andremmo a spendere 2kWh* 0,28 €/h = 0,56€.

Tuttavia, il calcolo può variare notevolmente qualora si imposti un termostato, con una temperatura massima non troppo alta, e quindi raggiungibile dal caldobagno. Quest’ultimo, infatti, funziona quasi sempre nella modalità acceso/spento. Quando verrà raggiunta la temperatura massima di soglia, il caldobagno si spegnerà, aspettando di scendere sotto il valore minimo di soglia, impostata a seconda del ciclo di isteresi tipico di ogni caldobagno. Questo significa che, mantenendo un valore del termostato non troppo alto, il consumo medio potrebbe scendere notevolmente rispetto a quanto calcolato precedentemente.
Con quali caldobagni si risparmia di più?
Facciamo un altro piccolo calcolo: supponiamo che, in una famiglia di 3 persone, ogni componente utilizzi il caldobagno da 2000W alla massima potenza per circa 20 minuti al giorno. Il calcolo sarà uguale al precedente, ovvero la spesa si attesterà attorno ai 0,56€ al giorno. In un mese l’impatto in bolletta sarà di circa 17€. Ipotizzando che il caldobagno venga utilizzato per circa 7 mesi all’anno, arriviamo a quantificare un costo medio in bolletta di circa 120€ all’anno per questa tipologia di famiglia.
I prezzi di acquisto dei caldobagno, invece, sono sicuramente più economici, essendo piuttosto triviale la tipologia di tecnologia utilizzata. Tuttavia, alcuni modelli con un ottimo rapporto tra capacità nominale di riscaldamento e potenza dissipata, potranno farvi avere delle prestazioni migliori anche di un 10-15% rispetto ad altri, a fronte però di una spesa iniziale nettamente superiore.
Prima di acquistare un caldobagno, perciò, provate a fare una stima del tempo medio in cui lo terrete attivo e dell’impatto di questo in bolletta. Se un risparmio di un 10-15% in bolletta, a fronte di un investimento maggiore in fase d’acquisto, può essere ammortato in 2-3 anni, probabilmente vale la pena investire qualche euro in più per un caldobagno efficiente. Altrimenti, potrete puntare anche a qualche modello entry-level.
Dove acquistare il caldobagno?
I prezzi del caldobagno, come quelli di ogni elettrodomestico, possono variare notevolmente a seconda che li acquistiate nel negozio specializzato, o direttamente da internet. Se volete risparmiare, la scelta migliore è ovviamente quella di optare per i più importanti marketplace online, come Amazon o Eprice o per siti specializzati sugli elettrodomestici per il riscaldamento o il fai-da-te, come ad esempio l’ottimo esconti, che ha un’area interamente dedicata ai caldobagno.