Il frigorifero è un dispositivo che funziona in modo continuativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il consumo annuo non può quindi essere ottimizzato in base al suo utilizzo, se non per piccoli accorgimenti di cui abbiamo già parlato. Con una lavatrice, una lavastoviglie o un condizionatore, ad esempio, puoi scegliere cicli, tempi di utilizzo, ore per usufruire della tariffa ridotta, ecc. Il frigorifero, invece, è collegato in modo permanente e non puoi fare grosse scelte. Puoi scegliere la temperatura a cui impostarlo, puoi evitare di caricarlo molto, di aprire troppo spesso la portina, ma poi il resto è tutto automatico e continuativo. A seconda del tuo utilizzo e delle sue caratteristiche, questo può rappresentare il 10% del tuo consumo annuo di elettricità.
Il consumo può variare a seconda del modello, della capacità, delle temperature e talvolta della sua manutenzione.
Tipologie di frigorifero

Esistono 4 famiglie principali di frigoriferi:
- Ad una porta, composto da un unico frigorifero (talvolta ha anche un piccolo congelatore senza porta separata);
- A 2 porte, composto da frigorifero e congelatore separato;
- A 4 porte, dal volume più grande, talvolta con distributore di acqua e/o cubetti di ghiaccio;
- Il minifrigo, generalmente installato sotto il piano di lavoro, per gli studi ad esempio.
Ognuno di questi frigoriferi consumerà in maniera differente. Inoltre, logicamente, maggiore è il volume del frigorifero, maggiore è il suo consumo energetico, ovviamente a parità di prestazioni del dispositivo. L’ideale è dotarsi di un frigorifero adatto alle esigenze della casa.
La classe energetica
Possiamo analizzare i consumi di un frigorifero in base alla classe energetica. Questo è il criterio principale per conoscere i consumi annui. La classe energetica è indicata su un’etichetta con una scala cromatica che va dal verde al rosso accompagnata da informazioni aggiuntive costituite dalle lettere.
La vecchia divisione in classi prevedeva che queste potessero variare da A+++ a D. A+++ corrispondeva all’elettrodomestico più efficiente in termini di consumo energetico, mentre quella D corrispondeva a scarse prestazioni energetiche. Attualmente la classificazione è cambiata, eliminando i + e facendo sì che si parta dalla classe A per arrivare sino alla classe G. Per ridurre i consumi energetici sarebbe meglio optare per un frigorifero di classe A+++ (con notazione vecchia) o A (con notazione nuova), ma già una classe B della nuova etichetta corrisponde ad un buona efficienza energetica.
Consumo medio e consumo annuo
Il consumo medio di energia elettrica di un frigorifero è determinato, in particolare, dalla sua natura. Con un congelatore il suo consumo sarà naturalmente maggiore poiché uno spazio dovrà mantenere gli alimenti a -18 gradi, mentre un frigorifero semplice dovrà essere impostato tra 4 e 5 gradi. Anche il suo volume influirà sul consumo di elettricità.
Oltre alle prestazioni del frigo, nella spesa conterà ovviamente il prezzo del kWh del nostro contratto, che varia in base al fornitore di energia, alla potenza del contatore e all’opzione tariffaria prescelta.
Come calcolare il consumo annuo

Calcolare con precisione il consumo annuo del tuo frigo non è semplice, ma si possono fare delle stime che aiutino a capire il range di costo. Se conosci la potenza elettrica del tuo frigorifero (il valore espresso in Watt), puoi moltiplicare questa cifra per il numero di ore al giorno e il numero di giorni di utilizzo nell’anno, il tutto diviso per 1000 (per utilizzare kWh che è il valore che vediamo in bolletta).
Prendiamo per esempio un frigorifero di classe A, con freezer separato, di dimensione familiare, con una potenza di massimo 250 W, utilizzato 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Dovremmo considerare che se 250 W è il suo consumo massimo, questo non consumerà tutto il giorno quel numero di Watt, ma consumerà quel valore quando lo accenderemo la prima volta, quando apriremo lo sportello, quando inseriremo al suo interno qualcosa di caldo, insomma quando avrà necessità di lavorare al massimo delle sue prestazioni per mantenere refrigerato l’interno. Questo sforzo necessario cambierà anche in funzione delle temperature esterne per esempio, perché mantenere 2 gradi all’interno del frigo quando nella stanza ce ne sono 30 sarà sicuramente più impegnativo di quando nell’ambiente in cui è collocato ce ne sono per esempio solo 18.
Tenendo conto di tutti questi fattori, supponiamo che il frigorifero in esame sia di classe A (delle nuove etichette) e consumi in media 100 W, da considerare per 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno. In questo caso possiamo stimare un consumo diIl calcolo è quindi:
100/1000 [kW] x 24 [h/gg] x 365 [gg/anno] = 876 [kWh/anno]
Di solito questo tipo di calcolo è indicato anche nell’etichetta energetica, con indicazione di una stima del consumo annuo del frigorifero in termini di kWh. Supponiamo ora che la nostra tariffa sia di 0,34 €/kWh (valore dell’energia nella fascia più bassa del mercato di maggior tutela). In questo caso spenderemo per il frigorifero in questione circa 300 euro l’anno. Se invece avessi una tariffa più conveniente, magari di 0,2 €/kWh allora il costo annuale sarebbe di circa 175 euro l’anno.
Alcuni gesti per ridurre il consumo del frigorifero
Abbiamo già visto come ridurre i consumi energetici di un frigorifero, rivediamo ora gli accorgimenti più semplici da prendere:
- Sbrinare regolarmente il congelatore;
- Controllare la tenuta delle guarnizioni del frigorifero per evitare dispersioni di energia;
- Non collocare il frigorifero vicino a una fonte di calore come forno, lavastoviglie, lavatrice o asciugatrice;
- Lasciare almeno 10 cm di distanza dalla parete per evitare che l’apparecchio si surriscaldi;
- Attendere che il cibo caldo si raffreddi prima di metterlo in frigorifero;
- Adattare la temperatura degli apparecchi di refrigerazione: 4ºC per il frigorifero e tra -6º e -18ºC per il congelatore;
- Evitare di aprire a lungo il frigorifero per non perdere il freddo all’interno;
- Staccare il frigorifero durante periodi di assenza lunghi.